Il nostro stile di vita può essere un fattore determinante nella formazione della carie: ciò che mangiamo, come ci prendiamo cura dei nostri denti, la percentuale di fluoro presente nell'acqua che beviamo o nel dentifricio che usiamo, e infine fattori ereditari, determinano la tendenza dei nostri denti a cariarsi.
Nonostante i bambini siano più a rischio di carie, anche gli adulti possono soffrirne. Esistono differenti tipi di lesione cariosa, tra cui:
Gli adulti sono particolarmente soggetti a carie se soffrono di bocca secca (xerostomia), condizione determinata dalla riduzione o dall'assenza di flusso salivare. Il disturbo può essere causato da patologie specifiche, dall'assunzione di determinati farmaci, da terapie con radiazioni o chemioterapia, e può essere sia temporaneo (giorni o mesi) che permanente, a seconda della causa.
La carie è un problema serio: se non curata, distrugge il dente e i nervi in esso contenuti, portando all'ascesso (infezione dell'estremità della radice). L'ascesso può essere curato solo con una devitalizzazione (terapia canalare), un intervento chirurgico o l'estrazione del dente.
Solo il dentista può identificare con certezza la presenza di una carie, poiché la lesione si forma sotto la superficie del dente dove non è possibile vederla. Quando si consumano cibi contenenti carboidrati (zuccheri o amidi), questi ultimi vengono trasformati in acidi dai batteri della placca e corrodono i denti dall'interno. Nel tempo, lo smalto dei denti comincia a incrinarsi sotto la superficie, mentre questa rimane intatta all'esterno. Quando una buona parte dello smalto è eros, anche la superficie esterna inizia a deteriorarsi, dando luogo alla carie.
Le lesioni cariose si sviluppano con più facilità sulla superficie masticatoria dei denti posteriori, tra un dente e l'altro, e in prossimità del margine gengivale. Il modo migliore per identificarle e curarle prima che si aggravino è sottoporsi a regolari visite dentistiche.